Sconfitta pesante come un macigno quella che arriva in un Massimino deserto (causa scontri di Padova) per i ragazzi di Zeoli contro il Giugliano. Un 3-2 finale in favore della compagine ospite che si manifesta come l’ennesimo spettro della Serie D per questo Catania. Rossazzurri che partono nel migliore dei modi, trovando la rete del vantaggio dopo meno di due minuti con Cianci. Cross di Zammarini da sinistra e tocco vincente del numero 90 che batte l’estremo difensore. La serata sembra mettersi nel migliore dei modi per gli etnei, ma il suicidio sportivo è dietro l’angolo. Nella ripresa bastano pochi giri d’orologio agli ospiti per agguantare il pareggio complice, prima un errore di disimpegno di Welbeck impreziosito dall’ennesima papera di Furlan. Il contraccolpo psicologico si fa sentire fra le fila dei padroni di casa ed ecco che su una rimessa laterale non letta dalla retroguardia del Catania, il Giugliano trova la rete del vantaggio con Ciuferri. Bouah rimette la gara in parità tre minuti più tardi ma è solo un’illusione. Nel finale arriva anche la beffa con Salvemini che trova il colpo di testa vincente e realizza la propria doppietta personale che regala i tre punti ai campani.
Queste le parole di mister Zeoli nel post partita: “La partita si era messa in maniera perfetta ed ideale. Quando una squadra è in difficoltà come noi passare in vantaggio dopo due minuti era la cosa migliore. Avevamo preparato così la partita e nel primo tempo si è visto in campo. Abbiamo aspettato un avversario con il palleggio e abbiamo cercato di evitare tutti i problemi. Ci vuole massima attenzione, rialzare l’adrenalina. Noi abbiamo fatto gol in maniera corale e loro invece per errori nostri. Il secondo gol del Giugliano rappresenta il momento di questa squadra     L’avevamo anche ripresa ma purtroppo l’abbiamo persa. Fisicamente siamo stati bene in campo, Di Carmine e Cianci hanno fatto molto bene in fase di non possesso. La prospettiva dei playout è realistica e rispetto chi la pensa in questa maniera. Cosa fare da qui in avanti, noi a livello mentale stiamo andando indietro e gli altri invece sono più avanti di noi. 

Ho tolto Peralta perché lui stesso mi ha detto che nelle gambe aveva un quarto d’ora; giusto analizzare i cambi ma sono tutti stati fatti ruolo per ruolo. Cianci l’ho tolto per provare ad attaccare gli spazi con Costantino e cercare di verticalizzare le palle in profondità. 

Anche io sono molto preoccupato della situazione, ma so che non si deve mai mollare. 

Sulla concentrazione se ne parliamo nei 90’ ha inciso negativamente. Dopo il gol loro del pareggio non abbiamo reagito bene. 

Poi, abbiamo servito poco Peralta, potevamo fare molto di più in fase offensiva. 

Ipotizzando una vittoria oggi, si sarebbero aperti altri scenari anche sul piano della classifica”.

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